DE-SIDERIUM: CONCEPIRE IN MODO CONSAPEVOLE

Grazie alla contraccezione sicura, che consente di separare la riproduzione dal piacere, ci illudiamo di poter controllare completamente il concepimento e sviluppiamo l’idea errata che, non appena decidiamo di avere un figlio e iniziamo ad avere rapporti sessuali non protetti, la fecondazione sia immediata. In realtà si stima che  una coppia mediamente ha il 25% di probabilità per ciclo mestruale di concepire un bambino. Tale probabilità dipende però dall'età della coppia (in particolare della donna), dalla frequenza dei rapporti  e da tanti altri fattori. La conoscenza del proprio corpo e del proprio ciclo mestruale, con particolare riferimento ai giorni dell’ovulazione, aumenta le probabilità di concepimento anche se non rappresenta sicuramente un aspetto risolutivo a suo favore. Ci tengo a trasmettere queste informazioni poiché spesso arrivano al mio studio donne disperate e timorose di essere infertili a partire da quella che era un’aspettativa sbagliata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce invece l’infertilità come il “mancato concepimento per un periodo di 12/24 mesi nonostante la regolarità dei rapporti sessuali non protetti”.

In questo articolo intendo portare l’attenzione sulla componente psichica della ricerca di un figlio, aspetto che purtroppo viene spesso ignorato. Ricercare una gravidanza in maniera consapevole non significa unicamente fare i conti con tempi, età e possibilità concrete. Tali aspetti sono sicuramente importanti da valutare ma rischiano di allontanarci dall’essenza di tale ricerca, avvicinandoci invece al rischioso senso del dovere e dell’aspettativa sociale, ben evidente nelle domande indiscrete che vengono fatte a una donna/coppia che vive un rapporto stabile come “ E allora quando lo fate un figlio??”.  Considero che l’essenza psichica della ricerca di un figlio risieda nel desiderio, che allontana dal senso di dovere (o volere/pretendere) e ci connette a qualcosa di più profondo dentro di noi. La parola desiderio deriva dal latino desiderium, composto da de-sidera, ovvero la mancanza di stelle intesa come ricerca, a partire da una assenza, di qualcosa che ci connette alla natura e all’universo. Il desiderio di un figlio nasce quindi all’interno di un processo di maturazione che riguarda il singolo e la coppia che, a partire dalla creazione di un rapporto solido e stabile, sviluppa un progetto generativo. Penso sia fondamentale riconnettersi a questa parte di desiderio per allontanarsi da un pensiero eccessivamente lineare e razionale, al fine di avvicinarci invece all’idea di desiderio dell’anima, individuale e di coppia. Il desiderio della mente è diverso dal desiderio dell’anima. Quest’ultimo nasce a partire da una buona consapevolezza di sé, del proprio corpo, dei propri bisogni fisici, psichici e spirituali e dei bisogni e desideri del nostro partner e della nostra coppia. In tal senso, quindi, concepire in maniera consapevole significa connettersi al desiderio, all’anima, a ciò che ci svincola dalla razionalità, tutti aspetti molto importanti al fine di creare il giusto spazio mentale e affettivo di cui il proprio figlio-desiderio necessita.

Per conoscere la mia formazione in questo ambito e scoprire come posso aiutarti clicca qui.