UMORE E CICLO MESTRUALE

Il ciclo mestruale è tutt’oggi oggetto di tabù e stereotipi che collegano la sua presenza a labilità emotiva, spesso oggetto di svalutazione attraverso la famosa domanda “Ma hai le mestruazioni?” quando una donna si mostra non accomodante. Penso sia importante abbattere preconcetti sterili e creare una cultura sulla ciclicità femminile, nel rispetto della sua essenza. Questo è possibile a partire innanzitutto dalla consapevolezza che il ciclo mestruale comporta fisiologici (quindi normali!) cambiamenti a livello fisico e psichico nelle sue quattro fasi a causa di modifiche di tipo ormonale che avvengono nel corso del mese.


LE QUATTRO FASI DEL CICLO MESTRUALE

La presenza del ciclo mestruale è caratteristica della donna in età fertile. Spesso il periodo del sanguinamento viene erroneamente definito ciclo. In realtà la mestruazione rappresenta una sola delle quattro fasi del ciclo. In queste quattro fasi i livelli di estrogeni e progesterone svolgono un ruolo molto importante non solo nel creare un ambiente accogliente per una eventuale gravidanza ma anche nella regolazione dell’umore. Vediamo come:

  1. Durante la fase follicolare si assiste ad aumento dei livelli di estrogeni con conseguente miglioramento del tono dell’umore.
  2. Durante l’ovulazione si assiste ad un picco degli estrogeni con effetti positivi su umore e relazioni.
  3. Durante la fase luteale o premestruale si assiste ad una diminuzione degli estrogeni, inibizione della produzione di serotonina e aumento dei livelli di progesterone. Ciò comporta un peggioramento dell’umore, con tendenza a negatività, ansia, irritabilità e tristezza ma anche sintomi fisici come mal di testa, gonfiore, tensione al seno.
  4. Durante la fase mestruale si presentano bassi livelli di estrogeni e progesterone che amplificano lo stato di tensione psicofisica e lo stato di stanchezza.

Chiaramente però ogni donna presenta caratteristiche soggettive in questi passaggi e il suo stato di benessere risulta essere influenzato da molteplici fattori come salute fisica, salute psichica, soddisfazione a livello relazionale e professionale e atteggiamento che la donna ha nei confronti del ciclo mestruale stesso. 


DONNA, LUNA E CICLICITA’

La ciclicità femminile è in connessione con la ciclicità lunare. Anche il ciclo lunare presenta quattro fasi (luna crescente, luna piena, luna calante e luna nera) nel corso del mese, assimilabili nelle loro caratteristiche alle fasi del ciclo mestruale. Un tempo le donne utilizzavano la luna come guida per il proprio ciclo mestruale e spesso si poteva notare una corrispondenza tra ovulazione e luna piena e mestruazione e luna nera.

Con l’avvento del cristianesimo e l’istituzione del calendario solare si è assistito ad un nuovo modo di organizzare l’anno e la vita e questo ha causato una progressiva disconnessione del ciclo mestruale dal ciclo lunare. Il tempo ciclico femminile è stato sostituito da un tempo lineare maschile e questo ha portato all’aspettativa che le donne si adattassero a questo cambiamento nonostante le influenze ormonali ad andamento ciclico. 

In una società focalizzata sull’azione, la performance, la razionalità, la concretezza, la donna si è allontanata sempre più dal suo corpo, i suoi ritmi interiori, i suoi bisogni mutevoli e, come per ogni aspetto della nostra vita, il pretendere che le cose seguano un corso diverso rispetto a quello insito nella loro natura comporta l’insorgenza del sintomo, di stati di tensione, stress, disagio e sofferenza.


CICLO MESTRUALE E DISTURBI PSICHICI

A livello sintomatologico i cambiamenti umorali legati al ciclo mestruale sono stati inseriti all’interno di tre categorie: la sindrome premestruale, il disturbo disforico premestruale e l’esacerbazione premestruale di un disagio psichico già esistente.

Tra il 20 e il 30% delle donne presentano nel periodo che precede le mestruazioni una serie di sintomi fisici e psichici come problemi del sonno, agitazione, ansia, irritabilità, mal di testa e gonfiore. Tale sintomatologia ha caratteristiche soggettive, variabili in termini di intensità, ed è stata definita dall’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) sindrome premestruale.

Il disturbo disforico premestruale è stato inserito nella categoria dei disturbi dell'umore all'interno del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali DSM-5. Esso colpisce tra il 2 e il 10% delle donne in età fertile ed è caratterizzato da sintomatologia umorale intensa in fase premestruale, tale da interferire in maniera importante sulla vita quotidiana e relazionale di colei che ne soffre. I sintomi più diffusi sono ansia, umore depresso o sbalzi d’umore e irritabilità, che si presentano da due a una settimana prima delle mestruazioni e si risolvono con il loro inizio.

Infine, donne che già presentano un disagio psichico possono notare un suo peggioramento in fase premestruale a causa dei cambiamenti ormonali fisiologici legati al ciclo mestruale.

 Le cause di sindrome premestruale e del disturbo disforico premestruale non sono ancora note dal momento che alcune ricerche hanno evidenziato che i livelli di estrogeni e progesterone sono simili nelle donne con e senza questi disturbi.

 

VERSO UNA NUOVA LETTURA DELL’UMORE CICLICO FEMMINILE

Abbiamo quindi visto quanto l’umore femminile sia fisiologicamente soggetto a cambiamenti nel corso del mese a causa delle variazioni dei livelli di ormoni presenti nel sangue. Al di là di questo assistiamo a una variabilità della sintomatologia riportata indipendentemente dalla componente ormonale, quindi su base soggettiva. Ciò può causare anche una compromissione importante come nel caso del disturbo disforico premestruale.

Alla luce di queste informazioni, iniziamo ora a considerare la questione allontanandoci dall’idea che i cambiamenti d’umore nel corso del ciclo mestruale siano patologici, senza però cadere nell’atteggiamento opposto che, considerandoli come una normale risposta alle fluttuazioni ormonali, li rende una sfortuna alla quale doversi per forza di cose rassegnare.

Ogni fase del ciclo porta con sé diverse esigenze, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psichico. Se dopo la mestruazione il corpo inizia ad essere più energico, leggero e la mente più agile e focalizzata, durante l’ovulazione è possibile notare una maggiore predisposizione nei confronti delle relazioni. Successivamente, in fase premestruale è possibile assistere ad un aumento dello stato ansioso e in fase mestruale della stanchezza e del desiderio di isolamento. Questo in linea generale ma ogni donna può notare un diverso modo di vivere queste quattro fasi. E' possibile iniziare ad annotare sul calendario (puoi scaricare un modello di calendario mestruale cliccando qui), per almeno tre cicli, il giorno di inizio e di fine delle proprie mestruazioni e le sensazioni fisiche, le emozioni, i pensieri provati nel corso del mese. Sarà possibile notare che ciclicamente tornano periodi con caratteristiche differenti sia a livello fisico che a livello psichico. Più il nostro comportamento sarà in linea con le esigenze del nostro corpo più aumenterà il benessere provato. I sintomi stessi, che arrivano a valanga nelle fasi premestruale e mestruale, spesso sono anche il risultato di un mancato ascolto e adattamento alle esigenze cicliche del nostro corpo. La  tendenza può essere quella di pretendere una linearità da parte nostra, con una costante disponibilità dal punto di vista relazionale, una concentrazione e un’energia ottimali, un corpo agile e scattante e ciò che non rappresenta questa linearità può erroneamente venir interpretato come patologico. Così non è, semplicemente non siamo lineari ma cicliche. 

Il sintomo, non ignorato e giudicato ma accolto e compreso, diventa una meravigliosa occasione di conoscenza di sé, dei propri bisogni e della propria natura, ciclica, trasformativa, versatile e immensa.



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