Il sonno è un bisogno fondamentale per tutti, bambini e genitori. Esso svolge un ruolo centrale nella nostra vita, ancor più in quella dei bambini perché durante il sonno il cervello è impegnato a produrre nuove sinapsi, indispensabili per lo sviluppo fisico, mentale ed emotivo.
E’ importante sapere che il sonno dei bambini fino a circa 3 anni presenta caratteristiche diverse rispetto al sonno dell’adulto e la conoscenza della sua fisiologia può aiutarci a non interpretare come un disturbo del sonno ciò che invece riguarda un sonno strutturalmente diverso. Anzi, fino ai 12 mesi di vita del bambino non possiamo parlare di disturbi del sonno poiché cervello e ciclo del sonno sono in fase di formazione. L’acquisizione di un sonno più stabile richiede il tempo fisiologico necessario affinchè si verifichi la maturazione necessaria ad una sua acquisizione.
Tra le principali caratteristiche che differenziano il sonno del bambino troviamo:
- Iniziale alterazione del ritmo circadiano giorno/notte
- Cicli di sonno più brevi
-
Sonno più leggero e movimentato.
Possiamo notare come il ritmo circadiano venga acquisito nei
primi mesi di vita e come in questa fase iniziale e fino ai 3 mesi i risvegli
siano frequenti anche a causa dei maggiori bisogni nutritivi. Successivamente,
il sonno segue un andamento discontinuo, complesso e multifattoriale,
dipendente non solo dalla fisiologia del sonno del bambino ma anche dal suo
temperamento, dalle tappe dello sviluppo, dalla relazione di attaccamento e
dalla presenza di disturbi fisici o ambientali.
Si parla in alcune fasi di regressioni del sonno, intendendo
con tale termine dei periodi brevi (al massimo 2/3 settimane) durante i quali il
sonno del bambino si mostra particolarmente disturbato in fase di addormentamento, di
numero di risvegli e di tempi di riaddormentamento. Durante queste
regressioni temporanee, che si verificano attorno al 4°, 9°, 12°, 18° e 24°
mese, assistiamo contemporaneamente ad un progresso nello sviluppo del bambino.
Quando però le perturbazioni del sonno del bambino si
mantengono nel tempo richiedendo lunghi, e a volte estenuanti, tempi per
l’addormentamento, numerosi risvegli notturni con necessità di intervento da
parte dei genitori e tempi lunghi e difficoltosi nel riaddormentamento, risulta
importante intervenire, sia per il benessere del bambino che per il benessere
dei genitori stessi. Un buon sonno è infatti la benzina che ci permette di
affrontare serenamente le giornate e se viene compromessa per più e più
settimane questo può avere importanti conseguenze a livello psicofisico e
relazionale.
Ogni bambino è diverso quindi non esistono modalità standard
di gestione del sonno. E’ necessario quindi trovare la soluzione ottimale per quel
bambino e per quel contesto familiare.
Il percorso di consulenza sul sonno del proprio bambino si inserisce in tale contesto, avendo come scopo quello di individuare i fattori ambientali, comportamentali e relazionali che possono influenzare l’andamento del sonno ed agire di conseguenza. Si tratta di un percorso breve e personalizzato di almeno 3 colloqui che hanno come finalità la raccolta di informazioni, l'approfondimento della fisiologia del sonno, l'individuazione dei fattori coinvolti nella problematica di sonno riporta e delle possibili strategie di intervento.
Si organizzano anche incontri individuali o di gruppo singoli con coppie in gravidanza che desiderino approfondire l'argomento e conoscere le caratteristiche in evoluzione del sonno infantile, predisponendo quindi di conseguenza l'ambiente nel migliore dei modi ed agendo in maniera preventiva.