La reazione sessuale si caratterizza per la presenza di una prima fase nella quale si assiste ad un aumento dell’afflusso di sangue negli organi genitali (fase vasocongestizia) e una successiva fase orgasmica. Possono presentarsi problemi in una di queste fasi o in entrambe che causano, nella donna, le seguenti disfunzioni:
- Disfunzione sessuale generale, caratterizzata da una inibizione della fase dell’eccitamento. Sul piano psicologico sono carenti le sensazioni erotiche, sul piano fisiologico si nota una inibizione della reazione vasocongestizia con conseguente assenza di lubrificazione ed espansione della vagina.
- Disfunzione orgasmica, ovvero inibizione della componente orgasmica, nella maggior parte dei casi non accompagnata da problemi legati all’eccitamento.
- Vaginismo, caratterizzato da uno spasmo involontario della vagina a qualsiasi tentativo di penetrazione.
- Anestesia sessuale, caratterizzata dall’assenza di reazioni psicofisiche in presenza di stimolazione sessuale.
In presenza di problemi che riguardano la sfera sessuale è bene considerare la costante interazione mente-corpo e quindi comprendere quanto un disturbo che si presenta sul piano corporeo può avere basi emotive, così come un disturbo organico può avere conseguenze sul proprio benessere psichico.
Il primo passo nel cercare una risoluzione del disturbo a favore di un maggiore benessere sessuale implica un approfondimento della situazione da un punto di vista medico-organico. Successivamente sarà possibile analizzare gli aspetti psichici che possono essere alla base di queste disfunzioni o ad esse correlati. Il lavoro in ambito psicosessuale parte quindi dalla consulenza sessuale che avrà come scopo la valutazione dell’incidenza di fattori immediati, che riguardano il momento presente e il clima interiore e esteriore che si presenta al momento del rapporto sessuale. Nel caso in cui una esplorazione e un lavoro su questi elementi non portasse a risultati tangibili sarà necessario passare allo step successivo attraverso una psicoterapia che permetta di analizzare le cause profonde sul piano individuale e di coppia che portano ad un permanere della situazione. E’ importante sottolineare che, essendo la sessualità un ambito che coinvolge l’aspetto relazionale e affettivo, il lavoro implicherà sempre, anche in caso di intervento sul singolo, una considerazione degli aspetti relazionali e di coppia.
Tra i fattori causali situazionali alla base delle disfunzioni sessuali femminili possiamo trovare:
-stimolazione inadeguata durante i rapporti sessuali. In questo caso la terapia avrà come scopo la sensibilizzazione dei partner ai bisogni reciproci, modificando modalità di comunicazione e atteggiamenti nei confronti del sesso.
-carenza di comunicazione rispetto ai propri bisogni erotici, aspetto che per la donna risulta molto importante dal momento che le sue reazioni fisiologiche sono per la maggior parte invisibili e interne. In questo caso la donna potrà assumersi la sua parte di responsabilità per il proprio piacere sessuale, comunicando con chiarezza i propri bisogni.
- ostacoli all’abbandono sessuale, spesso in relazione con l’ansia nei confronti del sesso che provoca difese intellettuali e rigido controllo cosciente. In questo caso la terapia permetterà di portare l’attenzione alle proprie sensazioni sessuali favorendo un maggiore stato di rilassamento e quindi abbandono.
Tra le cause profonde delle disfunzioni sessuali femminili troviamo elementi inconsci legati a:
-conflitti interiori riguardo alla sessualità
-difficoltà di relazione con il partner
- vergogna e senso di colpa nei confronti dell’espressione libera della propria sessualità.
In questi ultimi casi il lavoro terapeutico sarà più approfondito e favorirà, attraverso il filo conduttore della sessualità, un rinnovamento della persona che andrà a influenzare positivamente anche altri ambiti della sua vita.